Eremo Del Santissimo Salvatore
Eremo del Santissimo Salvatore monaci benedettini camaldolesi via dell'eremo 87 Napoli telefono 081-5872519
In auto si imbocca la tangenziale sino all'uscita di Camaldoli, si attraversa la zona ospedaliera e si continua fino dove finisce la strada. Dalla stazione centrale si prende il bus numero 135 fino al capolinea e si prosegue con il bus numero 114 fino all'Eremo. Si può visitare tutti i giorni accompagnati da un monaco. L'Eremo è stato fondato nel 1585 su questa natura di 485 m, da cui si gode un bellissimo panorama su Napoli e sul suo golfo, un tempo impervia e lontana dalla città, da Giovanni d'Avalos, figlio di Alfonso d'Aragona, marchese del vasto. Subì due soppressioni: nel 1807 sotto Napoleone e nel 1866 da parte del governo italiano. Fu riaperto nel 1885. Il complesso monastico rispecchia i cani dell'architettura cinquecentesca del ritardo Rinascimento Carpano ed è attribuito all'architetto Domenico fontana. La Chiesa barocca, ad una navata ha dipinti e affreschi di importanti pittori del 17º secolo: "l'immacolata concezione" pala d'altare, e "La sacra famiglia davanti alla croce" di Luca Giordano; "il miracolo di San Bernardino" di Luigi Roderigo; "La trasfigurazione" sull'altare maggiore attribuita a Federico Barocci. Oltre la porta sulla destra della Chiesa vi è un vialetto su cui si affacciano le 16 celle e gli orti dei monaci, che termina nel belvedere di Camaldoli affacciato sulla città. I fedeli possono partecipare all'ufficiatura monastica delle lodi e dei Vespri. Sono organizzate mostre d'arte e concerti di musica classica. L'ospitalità è offerta a singoli e a gruppi (uomini). Le 20 camere confortevoli e quasi tutte dotate di servizi, i pasti si consumano con i monaci nel refettorio. Gli ospiti sono invitati a partecipare alla vita liturgica della comunità. La farmacia del Monastero vende prodotti del Monastero di Camaldoli in Toscana: liquori, tisane, miele, caramelle, cioccolato, cosmetici ma anche icone e lavori in legno. |