Convento Del Deserto San Giovanni Battista
Convento del deserto San Giovanni battista
frati carmelitani scalzi
località Le Faie Varazze Savona telefono 019. 918050.
Con l'autostrada A10 fino al casello di Varazze, con la statale numero 542 verso l'interno fino al bivio per Casanova e le Faie per 7 km., dopo il ristorante da Carlin si imbocca il bivio a destra con il cartello Eremo del Deserto e si prosegue per altri 5 km., in treno si scende alla stazione di Varazze e si prosegue in taxi o a piedi, seguendo la scalinata e il sentiero che dalla località Paradiso porta alla valle dell'Arrestra e al Convento. È eretto dai Carmelitani Scalzi del Convento di Sant'Anna di Genova, nel 1615-16, è il primo Deserto Carmelitano italiano. Dopo decenni di abbandono l'ordine vi si insediò nuovamente nel 1921. Il Convento si estende su di un vasto territorio in parte cinto da mura e avvolto da boschi silenti. Nella Chiesa sull'altare maggiore vi è una tela di Domenico Fiasella 17º secolo. Accanto sorge un piccolo chiostro molto semplice. Sparse nel folto della vegetazione vi sono sei cappelle chiamate romitori, dove i frati consumavano l'esistenza in isolamento e penitenza. Di questi due sono stati restaurati e gli altri quattro sono in fase di restauro grazie all'opera dei padri e dei novizi presenti nel Convento. Sul piazzale si apre una cisterna lunga 40 m con tinche e carpe. Casa di preghiera, di noviziato e di accoglienza di persone in cerca di locazione. Si tengono ritiri ed esercizi spirituali. Messe,- le Laudi e Vespri sono i momenti più significativi di preghiera collettiva. Messe feriali ore 7.20-19.30 e festive 10.30-17.30. Legata alla storia del territorio sono le ricorrenze di San Giuseppe 19 marzo e di Sant'Anna il 26 luglio. Messa solenne cantata in onore della patrona Santa Teresa d'Avila il 15 ottobre e di San Giovanni della croce il 14 dicembre. Sacerdoti e laici (uomini) sono ospitati nell'ex seminario per condividere tutti i momenti di vita previsti dalla regola. Nelle due case (un romitorio e una cascina) sono accolti gruppi autosufficienti che privilegino la preghiera, momenti di conoscenza di vita e di dialogo religioso. I frati producono miele d'acacia, e anche officinali da cui ricavano portentosi estratti curativi, erbe aromatiche, nocciole sotto miele, spezie. |