Abbazia Di Chiaravalle Di Fiastra
Abbazia di Chiaravalle di Fiastra
monaci benedettini cistercensi
località Fiastra Sforzacosta Macerata
telefono 0733-2021290
Con l'autostrada A14 si esce al casello di Civitanova Marche. Si imbocca verso ponente la superstrada numero 77 fino allo svincolo di Macerata ovest e con la numero 78 si arriva all'Abbazia di Fiastra. In treno si scende alla stazione di Macerata oppure a quella di Sforzacosta e si prosegue in taxi o con l'autobus locale (da Macerata, partenza dai giardini Diaz). Visite guidate che devono essere prenotate, nei periodi ivernali l'Abbazia è chiusa al pubblico. Mentre è sempre aperta tutti i giorni dell'anno il pomeriggio da marzo a settembre anche il mattino. Un gruppo di monaci cistercensi, provenienti dall'Abbazia di Chiaravalle di Milano, il 29 novembre del 1142 iniziò a costruire questo centro religioso, bonificando anche la zona circostante, dopo aver ricevuto in dono dal duca di Spoleto e marchese della Marca di Ancona il territorio su cui sorge. Nel 1422 Braccio da Montone, signore di Perugia, lo saccheggiò, abbattendo anche la copertura della Chiesa e la torre campanaria che non fu più ricostruita. Nel 1581 Gregorio 13º l'assegnò alla compagnia di Gesù. I marchesi Bamdini di camerino successivamente entrarono in possesso del complesso Abbaziale e delle sue terre (1773). L'ultimo discendente dei Giustiniani i Bamdini, il marchese Alessandro, non avendo eredi, fece delle sue proprietà una fondazione, riconosciuta poi come ente morale (1974). Nel 1984 tre monaci, sempre provenienti dall'Abbazia di Chiaravalle milanese, vi si insediarono, dopo 361 anni, riprendendo la vita di preghiera e di lavoro uguale a quella dei loro antenati. Nello stesso anno la fondazione e la regione Marche diedero vita alla riserva naturale Abbadia di Fiastra, riconosciuta dallo Stato e posta sotto l'egida del WWF Italia. All'interno della riserva, ricca di numerose specie animali, vi sono sentieri che si possono percorrere a piedi o in bicicletta, alcuni dei quali tracciati appositamente per disabili dalla coperativa quadrifoglio che gestisce il turismo della riserva. La Chiesa è dedicata a Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra. Monumentale costruzione che risale al periodo di transizione fra il romanico e il gotico. Sulla semplice facciata campeggia un rosone, la cui raggiera è formata da 12 colonnine. L'interno è una croce latina, a tre navate, suddivise in otto campate, con i suoi pilastri maggiori delle mensole (peducci) di pietra a forma di cono rovesciato. Un suggestivo ciclo di affreschi si trova nel presbiterio (15º secolo). Il chiostro claustrale, cuore dell'Abbazia, fu costruito secondo gli schemi cistercensi come un grande quadrato (15º secolo) di circa 37 m di lato, con archi a sesto ribassato. Monumentale anche il refettorio dei conversi, il locale più importante del monastero insieme alla sala del capitolo. Nella sala delle oliere, dove in grandi blocchi si conserva l'olio prodotto dall'Abbazia, sono stati allestiti un museo, con i reperti archeologici rinvenuti nella vicina città romana di Urbs Salvia, e una mostra permanente sulle Abbazie delle Marche. Sul piazzale antistante l'Abbazia sorge l'antico Hospitium: la foresteria dove si raccoglievano i viandanti e pellegrini. Oggi è sede del museo di storia naturale e della civiltà contadina. Accanto si estende la selva: unico bosco collinare di circa 100 ettari, formato da cerri, rimasto miracolosamente intatto. Si svolge pubblicamente in Chiesa l'ufficio divino, per cui tutti i laici vi possono partecipare: letture 5.00, Lodi ore 6.15, messa conventuale ore 7.00, ora terza 9.00, ora sesta 12.00, ora nona 14.00, Vespri ore 17.30, compieta ore 20.15. Nei giorni festivi si tiene anche la messa al pomeriggio 17.00. Si festeggia San Benedetto l'11 luglio e San Bernardo il 20 agosto. Sono organizzati concerti, convegni internazionali e mostre d'arte dalla fondazione. Solo tre camere destinate a giovani disposti a condividere la vita monastica e in ricerca vocazionale. I monaci dipingono icone, producono digestivi e miele. |