Santuario Di Casteldimezzo
Santuario del Santissimo Crocefisso in Casteldimezzo
61121 (PU)
Cell.: 3388149033 Con l'autostrada A14 si esce al casello di Pesaro e si prosegue sulla statale 16 in direzione di Rimini. Dopo circa 2 chilometri passata la frazione di Siligata, si curva a destra per Casteldimezzo, si procede in salita per circa 1 chilometro ed arrivati in cima si deve fare una curva a U a destra, si prosegue per circa 500 metri sino a giungere al paese, da qui si percorre l'unica strada a senso unico che gira attorno al piccolo paese, alla Vostra destra potrete vedere lo splendore dell'azzurro mare adriatico, poco più avanti sboccherete in una piccola piazza dove è ubicato il Santuario. Entrando dalla piccola porta al centro, proprio di fronte attraverso la porta vetrata si potrà intravedere il pregevole crocefisso, opera d'arte veneziana dell'inizio del '400. Il Santuario del SS: Crocifisso ha origini molto antiche come parrocchia era dedicato ai santi Apollinare e Cristoforo ricollegandosi perciò con Sant'Apollinare alla storia religiosa di Ravenna e del suo Esarcato. Il santuario attuale, nelle sue parti originarie risale forse ai Secoli XII e XIII (vedesi la facciata rivolta a nord). Per i danni recati dalla guerra del 1940/45 l'interno è stato risistemato perdendo però le notevoli tracce che la devozione secolare del popolo aveva lasciato (pitture murali, pietre tombali, addobbi, ex voto...). Recenti ritrovamenti archeologici nella vicina località di Colombarone documentano che nella zona la venerazione a San Cristoforo può risalire almeno fino al VII secolo e un importante luogo di culto Cristiano era presente già nel IV secolo. All'interno del Santuario è presente anche la pala dell'altare Maggiore 'Sacra Conversazione' Madonna con bambino fra i santi Apollinare e Cristoforo con Angelo musicante. Tavola davvero notevole attribuita a Francesco Zaganelli detto 'il Cotignola' (1470 - 1531), pittore Romagnolo della scuola del Giambellino (ma forse sarebbe da attribuire a Girolamo Zaganelli). Restaurata ad Urbino nel 1966. SANTA VITTORIA MARTIRE Nel secolo XVI nelle catacombe di Roma furono scoperte le reliquie di molti Martiri (cioè cristiani uccisi per la propria fede) nel tempo delle persecuzioni della prima epoca del Cristianesimo e furono affidate per la cura e la venerazione agli enti religiosi che ne facevano richiesta. I resti di uno dei tali Martiri furono affidati al monastero pesarese delle Monache Benedettine. Nel 1871 il Governo dell'Italia appena unita si appropriò del Monastero delle Benedettine e ne chiuse la chiesa: le Reliquie di Santa Vittoria furono consegnate dal vescovo Monsignor Clemente Fares al santuario di Casteldimezzo e per l'occasione fu rifatto il vestito attuale del simulacro che racchiude le sante Reliquie. Una tale Vittoria Severini esegui l'intero lavoro della sistemazione delle Reliquie alle quali pertanto fu dato il nome di Santa Vittoria. In occasione della Pasqua 1981 alcune persone pie rinnovarono l'urna della Santa per grazia ricevuta. Secondo la tradizione, il 14 settembre 1500, al termine di una grande burrasca, venne rinvenuta sulla spiaggia della allora porto naturale di Vallugola una grande cassa di legno. Apertala, gli abitanti del luogo vi trovarono un crocifisso ligneo di splendida fattura. L'eccezionale ritrovamento fu subito conteso dai signori dei castelli di Gabicce Monte e di Casteldimezzo; già gli animi si stavano scaldando e si era ormai giunti alle vie di fatto, quando da parte di un ignoto spettatore venne dato un consiglio: fosse il Crocifisso stesso a scegliere in quale luogo essere posto. Venne posto sopra un carro agricolo e ad esso vennero aggiogati due buoi: dove fossero andati, la il Crocifisso sarebbe rimasto. I buoi, però, nonostante fossero ripetutamente stimolati, non vollero muoversi dalla spiaggia. Al loro posto vennero quindi aggiogati due vitelli non domi, cioè mai legati prima ad un carro o altro attrezzo; questi, senza stimolo alcuno, si avviarono verso il paese di Casteldimezzo, e giunti nella piazza antistante la chiesa dei Santissimi Apollinare e Cristoforo si fermarono e non vollero più muoversi. Orario Sante Messe al Santuario: Feriali: Lunedì 18,30 Festivi: 18,30 Da Ottobre a Maggio: 16,00 Punti di interesse:
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