Monastero Di Santo Antonio Abate
Monastero di Sant'Antonio abate
monache benedettine cassinesi
via delle vergini 13
Norcia Perugia
telefono 0743-816657
Con l'autostrada A1 si esce al casello di Orte, proseguendo per Terni con la statale numero 204 e poi con la numero 209 fino a Borgo Cerreto, lungo la Valnerina. Da qui o dalla statale numero 396 si arriva a Norcia, in treno si scende alla stazione di Spoleto e si continua con l'autobus in coincidenza con le principali corse ferroviarie. Il Monastero fu fondato nel 1400 e fu gravemente danneggiato dal terremoto nel 1567. Un altro terremoto provocò ulteriori danni nel 1703. Nel 1808 il Monastero fu assorbito da quello di Santa Caterina ampliandosi. In base alle leggi delle soppressioni 1865 fu occupato dal demanio e molte religiose furono disperse. Quelle rimaste riuscirono a ricomprare l'edificio Sacro (1889). Recentemente (1970) è stato assorbito l'attiguo Monastero di Santa Maria della Pace, un tempo appartenuto alle Clarisse. Grande protagonista della storia del Monastero è stata la monaca scolastica Fares, morta in odore di santità (1611), per molti anni Abadessa, sepolta nella Chiesa. La Chiesa (16º secolo) ha una decorazione barocca, in particolare negli altari. Di pregevole valore artistico sono la statua lignea di Sant'Antonio e le pitture del 15º secolo. Il Monastero possiede anche arredi e vasi sacri dell'epoca ugualmente pregevoli. I fedeli possono partecipare alla preghiera e all'ufficio divino con la comunità anche nel coro monastico se il loro numero non è elevato. Le funzioni religiose (messe) sono limitate essendo la Chiesa semipubblica. Solenni festeggiamenti in onore di Sant'Antonio, titolare della Chiesa e del Monastero (17 gennaio). La festa è preparata liturgicamente con un triduo di preghiere. Il giorno della festa si celebra la Messa solenne 12.00 e nel piazzale della Chiesa si benedicono gli animali che per l'occasione vengono vestiti a festa con fiocchi di tutti i colori, sono vendute all'asta pecorelle donate dai pastori della zona. Le monache confezionano dolci dati per ricambiare le offerte dei devoti o venduti. Per i bambini preparano le coroncine, collane di piccole ciambelline. Ancora festeggiamenti per Santa Scolastica il 10 febbraio, con Vespri e processione; per San Benedetto il 21 marzo e l'11 luglio. Mostre periodiche di pittura, di lavori artigianali e di ricami. Ristrutturata dopo il terremoto del 1980 le stanze sono molto semplici, con 70 posti letto, tutte con servizi privati. Ospitalità aperta a religiosi, famiglie, laici, gruppi di preghiera. Offerto anche il vitto. Molto apprezzato è il tartufo monacale, una sorta di testo da utilizzare come condimento per la pasta, la carne e i crostini. Molto buono è anche il miele, una 1000 fiori di montagna. Gli orti del Monastero producono verdura in abbondanza. Vi si allevano galline, piccioni, conigli e maiali. Tutti prodotti genuini utilizzati per la cucina del Monastero. |