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Oggi è Sabato 21 Dicembre 2024
- S. Pietro Canisio dottore -


Atto di abbandono

 

Atto di abbandono

Perchè vi confondete agitandovi?

Lasciate a me la cura delle vostre cose

e tutto si calmerà.

Vi dico in verità che ogni atto di vero,

ricco e completo abbandono in me,

produce l'effetto che desiderate e risolve le situazioni spinose.

Abbandonarsi a me non significa arrovellarsi,

sconvolgersi e disperarsi,

volgendo poi a me una preghiera agitata perchè io segua voi,

è invece cambiare l'agitazione in preghiera.

Abbandonarsi significa chiudere placidamente gli occhi dell'anima,

stornare il pensiero della tribolazione

e rimettersi a me perchè io solo operi, dicendomi:

''pensaci tu''.

La preoccupazione, l'agitazione e il voler pensare

alle conseguenze di un fatto è contro l'abbandono,

chiudete gli occhi e lasciatevi portare

dalla corrente della mia grazia,

chiudete gli occhi e lasciatemi lavorare,

chiudete gli occhi e pensate al momento presente,

stornando il pensiero dal futuro come da una tentazione,

riposate in me credendo alla mia bontà

e vi giuro che per il mio amore che dicendomi

con queste disposizioni, pensaci tu, io ci penso in pieno,

vi consolo, vi libero, vi conduco,

e quando dopo portarvi in una via diversa da quella che vedete voi,

io vi addestro, vi porto nella mie braccia, vi faccio trovare...

come bimbi addormentati nelle braccia materne dall'altra riva,

quello che vi sconvolge e vi fa male immenso,

è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillo,

e il volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi affligge,

quante cose io opero quando l'anima, tanto nelle sue necessità spirituali,

quanto in quelle materiali, si volge a me dicendomi ''pensaci tu'',

chiudi gli occhi e riposa! Voi nel dolore pregate perchè io operi,

ma in realtà voi pregate perchè io operi come voi credete,

non vi rivolgete a me, ma volete che io mi adatti alle vostre idee,

non siete infermi che domandano al medico la cura, ma gliela suggeriscono.

Non fate così, ma pregate come vi ho insegnato nel Pater:

''sia santificato il Tuo nome'',

cioè sia glorificato in questa mia necessità,

''venga il Tuo regno'',

cioè tutto quello che mi sta succedendo concorra al tuo regno in noi e nel mondo,

''sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra'',

cioè disponi tu in questa necessità come meglio ti pare

per la vita nostra eterna e temporale.

Se mi dite davvero ''sia fatta la Tua volontà'',

che è lo stesso che dire: ''pensaci tu'',

io intervengo con tutta la mia onnipotenza

e risolvo le situazioni più chiuse.

Ti accorgi che il malanno incalza invece di decadere?

Non ti agitare, chiudi gli occhi e dimmi con fiducia:

''sia fatta la Tua volontà pensaci tu!''.

Ti dico che io ci penso e che intervengo come medico

e compio anche un miracolo quando occorre.

Vedi che la situazione peggiora?

Non ti sconvolgere chiudi gli occhi e dì: ''pensaci tu!''.

Ti dico che io ci penso e che non cè medicina più potente

di un mio intervento d'amore.

Ci penso solo quando chiudete gli occhi.

Quando vedi che le cose si complicano,

di con gli occhi dell'anima chiusi, Gesù pensaci tu.

Fa così per tutte le necessità, fate così tutti e vedrete grandi, continui e silenziosi miracoli.

Ve lo giuro per il mio amore!

(Don Dolindo Ruotolo)
abbandonarsi in dio
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