Oggi è Sabato 21 Dicembre 2024
- S. Pietro Canisio dottore -
- S. Pietro Canisio dottore -
Supplica a padre Pio in tempo di coronavirus
O glorioso Padre Pio,
quando ci hai costituiti Gruppi di Preghiera ci hai «affiancati a Casa Sollievo, come posizioni avanzate di
questa Cittadella della carità», e ci hai assicurato che la nostra vocazione è essere «vivai di fede e focolai
d'amore, nei quali Cristo stesso è presente».
In questo tempo di pandemia diventa impossibile riunirci fisicamente come Gruppi di Preghiera, ma ognuno
di noi sa di essere persona di preghiera in comunione con tantissime altre e di molte ne conosce i nomi ed i volti.
In questo tempo tragico, o glorioso P. Pio, facci sentire che siamo veramente uniti in un solo grande
Gruppo che abbraccia tutto il mondo e che si fa voce di tutte le Cittadelle di carità che lottano, soffrono e
pagano con la loro professionalità per sconfiggere il male del coronavirus.
O glorioso Padre Pio, fatti mediatore della nostra preghiera presso il Cristo Crocifisso, da cui sei stato
costituito cireneo dell'umanità.
Attraverso la tua mediazione vogliamo intercedere:
per le persone colpite dal virus e per quelle che per questo flagello hanno lasciato questo mondo:
''feriti e caduti'' di una guerra giunta improvvisa e senza essere dichiarata;
per le famiglie dei defunti e dei malati, segnate nei legami più cari e in apprensione: ''vittime inermi'' di
un nemico giunto come un ladro a modificare gli affetti e le relazioni;
per chi è costretto all'isolamento in quarantena: esperienza quasi di ''arresti domiciliari'', non per una
colpa commessa, ma toccato da un avvenimento incomprensibile, magari infettato mentre compiva il
proprio dovere professionale;
per i medici di famiglia e gli operatori del primo soccorso: in ''trincea'', con poche sicurezze e, a volte,
senza mezzi a combattere un nemico invisibile;
per i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e i lavoratori tutti dei presidi ospedalieri: ''campi di
battaglia'' senza orari, turni e con forze che sembrano diminuire;
per i responsabili della vita civile, governanti ed amministratori: leaders in tempi calamitosi, obbligati
ad assumere decisioni che appaiono amare e impopolari;
per il mondo dell'economia, per i lavoratori, gli operai e gli impenditori di tutte le categorie, che
vedono indebolita la loro attività e temono per la resistenza delle loro imprese: toccherà a loro la
ricostruzione al termine di questa ''guerra''; che si rafforzi in loro la creatività ed il senso del bene comune;
per i dimenticati: anziani e persone che vivono sole, mendicanti e homeless, tutte categorie rimaste
come ''escluse'' dai circoli relazionali, che già erano in difetto e labili nei loro confronti;
per gli ultimi che non appaiono più nell'informazione giornalistica e televisiva: gli emigranti, i rifugiati,
chi rischia la vita attraversando sui barconi il ''nostro mare'': tutti questi esistono ancora, come prima, e
continuano il loro Calvario;
per ognuno di noi, che vive questo tempo col cuore ferito, ma sa che soprattutto in una situazione come
questa deve essere ancora di più vivaio di fede e focolaio d'amore.
Aiutaci, o glorioso Padre Pio, a intercedere per tutte queste persone: sono la carne di Cristo, sono
l'Eucaristia, che in questi giorni non possiamo ricevere; sono l'Eucaristia vivente, fatta persona debole e
sofferente sul loro volto risplende il Volto del Figlio di Dio, il dolcissimo Gesù Crocifisso e Risorto.
Amen!
SUPPLICA A PADRE PIO IN TEMPO DI CORONAVIRUS
+ Franco MOSCONE crs
Arcivescovo Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo