Eccomi
Mi sono cadute le braccia:
sorreggevo con esse
il peso che gli errori
impongono a noi uomini.
Nessuno se ne è accorto,
così la mia sera
s’è fatta triste.
Conto le stelle
mentre la luna lontana,
- anche lei -
di me si burla.
La mia vita
non è più un gioco,
è grande voglia di esistere.
Sentenzio in cuor mio
fiumi di parole
e tutte portano a Dio.
L’eterno presente.
In estasi profonde
sussurro ancora
con braccia tese:
“eccomi”.