Lidi
Distesa in lidi estranei
l’anima mia gioca
là, in oscuri meandri,
avvolta in una pace esaltante,
che però abbraccia
la tristezza.
Trema sul suo trono,
trono, che sudditi non ha
e cade in dorati labirinti.
Ma Dio si fa presente,
di luce avanti
ne ha una scia,
non povera è ora
l’anima mia,
si stende con me
sul mio misero giaciglio
e, mi nutre
mentre tutto tace.