Nella Mia Siesta
Carico le ore
di uomini passati,
non erano disperati
ma, vivevano il tempo.
Seguivano il sole,
si sdraiavano di notte,
fuggivano la pioggia,
conoscevano l′ombra.
La luna li guidava
in tutte le loro semine
e pure per i raccolti
alzavano lo sguardo.
Erano figli del tempo,
nascevano d′inverno
quando il sonno della terra
li rendeva più belli.
Per ogni loro passo
confidavano in Dio
e sicuri, nell′attesa
felici pregavano.
Sotto luci accecanti,
rumori assordanti
e diluvi di parole
io sogno i miei avi.